L'inusuale lemma "Florio" | Stampa |

Gli AA. investigano il lemma “Florio” (già indagato da Vito Costantini) del dizionario di Florio del 1611, definito come un uccello che, col proprio fischio, mette in fuga il cavallo. Gli AA. confutano uno studio del 2018, per cui la definizione del lemma riguarderebbe il volatile “Florus” (“Anthos” per i greci), che imita il verso dei cavalli  e li metterebbe in fuga; ma la bibliografia, ivi citata, evidenzia che tale “Florus”  fugge dai cavalli (e non viceversa)! Per gli AA., il volatile del lemma (un forzato neologismo che trasforma il latino “Florus” nel  cognome italiano di “Florio”) sarebbe un’invenzione di  Florio, un incrocio dei caratteri dei due unici volatili, denominati “Florus” da Conrad Gessner,  nel  suo libro sugli uccelli (letto da John e neanche citato nello studio del 2018!): 1) il “Florus”, cacciatore d’api; 2) il citato “Florus/Anthos”. Per gli AA., la metafora del lemma (ove si segua la “tesi Floriana” di Santi Paladino) è l’augurio che il cognome “Florio” (incastonato nel dizionario) non cada nell’oblio e  tutti i suoi meriti siano un giorno rivelati; simile all’augurio di Florio (1611), “giocato” ancora sul suo cognome:“ floreat ultra FLORIUS”, “che FLORIO continui a fiorire oltre”, anche dopo il 1611!

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