Sabato 04 Maggio 2024
Il “dittico” “Il Sacrificio-Gl’Ingannati” (Accademia degli Intronati) come fonte della trama di “Love’s Labour’s Lost”: John Florio come “ghost-writer”.
Scritto da Massimo Oro Nobili   
Lunedì 26 Ottobre 2020 19:10

Massimo Oro Nobili riferisce la tesi proposta dalla valente studiosa australiana, esperta di cose senesi, Prof. Nerida Everard Newbigin (1979), secondo cui il “dittico” “Il Sacrificio - Gl'Ingannati” dell'Accademia degli Intronati di Siena, è la fonte della trama di “Love's Labour's Lost” di Shakespeare; tesi confermata anche dalla Prof. Marzia Pieri (2009). In queste note, Nobili cerca di addurre ulteriori elementi a sostegno della predetta tesi, sostenendo la “tesi Floriana” (1955), secondo cui fu John Florio il “ghost-writer” delle opere shakespeariane; John Florio certifica, infatti, nel dizionario del 1611, di aver letto il “Sacrificio” degli Intronati (pubblicato, sino a quell'anno, come dittico “Il Sacrificio-Gl'Ingannati"). Infine, è John Florio, il “cultore delle lingue”, per antonomasia (nella Londra dell'epoca), a celebrare “a great feast of languages” (“un gran banchetto, una gran festa delle lingue”), proprio come si legge in Love's Labour's Lost ! “William di Stratford sta emergendo come il prestanome di John Florio” (Prof. Laura Orsi, 2017).

Il Sacrificio-Gl’Ingannati (1.08 MB)

 
Da Angelo Cenni il “Risoluto” al “Resolute” John Florio.
Scritto da Massimo Oro Nobili   
Lunedì 26 Ottobre 2020 19:05

Massimo Oro Nobili concorda con la tesi avanzata dalla Prof. Laura Orsi (2016) circa il fatto che l'appellativo “Resolute” (che John Florio si attribuì nel 1591) sia “un nome 'accademico' vero e proprio”. Nobili prende atto delle sterminate letture, da parte di John Florio, degli Accademici italiani rinascimentali (elencate nel dizionario del 1611) e, pur considerando un modesto campione di esse, propone la tesi che John Florio abbia seguito (nel suo appellativo inglese) le orme del commediografo Angelo Cenni, detto il “Risoluto”, uno dei fondatori e più illustri soci della Congrega dei Rozzi di Siena.

Genesi Resolute (1.2 MB)

 
John Florio:da Gl’Ingannati (Accademia degli Intronati di Siena) a “Twelfth Night” (Shakespeare)
Scritto da Massimo Oro Nobili   
Lunedì 26 Ottobre 2020 19:02

Massimo Oro Nobili ripercorre tutta una serie di autorevoli studi, che si sono pronunciati circa la fonte di Twelfth Night, rinvenibile nella commedia de “Gl’Ingannati” (Accademia degli Intronati), pubblicata, nelle edizioni del ‘500, in “dittico”, col titolo “Sacrificio, Comedia” (che John Florio certifica di aver letto per il dizionario del 1611). Nobili dimostra anche come John Florio avesse correttamente tradotto in inglese, nei suoi dizionari, numerose parole dialettali del volgare italiano del ‘500, contenute ne “Gl’Ingannati” e ritiene, in base a numerose considerazioni, che proprio John Florio fosse il “trait d’union” fra Gl’Ingannati e Twelfth Night e l’unico in grado di comprendere perfettamente la splendida commedia degli Intronati e di rielaborarla innovativamente, in inglese (ma mantenendone sostanzialmente invariata la trama), in Twelfth Night.

Gl'ingannati (1.19 MB)

 
Gustavo La Volpe recita "Johannes factotum Shake-Spear's"
Scritto da Administrator   
Lunedì 28 Settembre 2020 20:45

 
John Florio e il "complotto" per uccidere Amleto
Scritto da Massimo Oro Nobili   
Lunedì 28 Settembre 2020 20:40

Saul Gerevini e Massimo Oro Nobili riprendono, in queste brevi note, un interessante tema già acutamente segnalato da Saul Gerevini, ben dodici anni fa, nel 2008: quello della rappresentazione, nella trama dell’Amleto, di una delle operazioni spionistiche storicamente più avvincenti, quella che rese possibile sventare un complotto, ordito da Anthony Babington, per uccidere la Regina Elisabetta. Si trattò di un’operazione spionistica straordinaria, che ebbe il proprio “crocevia” proprio in quell’Ambasciata francese ove John Florio era operativo!  L’inserzione di tale sensazionale vicenda nell’Amleto appare come una sorta di firma, di autobiografica impronta di John Florio!

Il complotto per uccidere Amleto (518.79 kB)

 
UN "ACCIDENTE ISTRANO", ovvero Un racconto verosimile sulla genesi di Amleto
Scritto da Massimo Oro Nobili e Marianna Iannaccone   
Giovedì 21 Maggio 2020 06:06

Quello che qui si riferisce è un racconto. Ma si tratta di un racconto che Marianna Iannaccone e Massimo Oro Nobili basano su inoppugnabili documenti esistenti; un racconto del tutto verosimile a quanto potrebbe essere realmente accaduto. Un incontro che sarebbe avvenuto a Venezia tra i due amici, di vecchia data, Pietro Aretino e Michelangelo Florio, nel quale Aretino avrebbe rivelato a Florio la vicenda del presunto avvelenamento del Duca d'Urbino per via auricolare; una morte della quale Aretino conosceva ogni risvolto e che aveva definito  come un “accidente istrano”. Nel racconto, Aretino, alla fine dell’incontro, addirittura mostrerà a Michelangelo, stupefatto, un documento prezioso, documentatamente in suo possesso:  il  forbito processo d’accusa dei dotti giureconsulti d’Urbino, nel quale si descriveva dettagliatamente l’inusitato avvelenamento del Duca… che (guarda caso!) sarebbe divenuto, qualche decennio dopo, la fonte storica italiana del teatrale avvelenamento, per via auricolare, del Re Amleto. E’, in conclusione, il racconto di un incontro, che sarebbe stato talmente importante e significativo, al punto che  Michelangelo avrebbe sentito l'assoluta urgenza di narrarlo a suo figlio Giovanni, pochi giorni prima che questi, abbandonando l’ala paterna,  avesse iniziato la sua formativa esperienza di studi a Tubinga. 

Un accidente istrano (1.06 MB)

 
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