Sabato 27 Luglio 2024
Saul Gerevini
Shakespeare e Soglio PDF  | Stampa |

Nei testi di Shakespeare, e precisamente nel sonetto 33  del canzoniere scespiriano, c'è un insospettabile riferimento alla città di Soglio.

Soglio è un piccolo paesino incastonato nelle alpi svizzere, in Val Bregaglia, dove John Florio e suo padre Michelangelo hanno vissuto in esilio per anni.

Da questo paesino è possibile ammirare il fenomeno descritto all'inizio del sonetto 33. 

Shakesperare e Soglio (764.32 kB)

 
Shakespeare e Marlowe: chi era il mascalzone? PDF  | Stampa |

 

In "Shakespeare accaparratore", un articolo pubblicato qualche settimana fa su questo sito, facevamo presente che in Inghilterra lo studio di una ricercatrice universitaria sulla vita di Shakespeare aveva messo in luce aspetti del drammaturgo che sembravano sorprendere. Lo stupore deriva dal fatto che universalmente Shakespeare è conosciuto come poeta sommo ed illustre e quindi le considerazioni della ricercatrice spiazzavano i lettori non abituati a vederlo anche come un essere umano che, come tale, può trovarsi a vivere vicende puramente "umane".

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Il segreto di Shakespeare PDF  | Stampa |

Il segreto di Shakespeare

 
Shakespeare accaparratore? PDF  | Stampa |

In un articolo pubblicato di recente da Repubblica dal titolo "Shakespeare accaparratore, evasore fiscale e spregiudicato affarista?", si sottolineano aspetti e tratti caratteriali della vita reale del Bardo che sembrano stupire il giornalista. Infatti egli scrive: "dietro l'acuto indagatore dell'animo umano, dietro l'immenso poeta, si sarebbe celato un uomo di grande avidità, protagonista di una vicenda personale decisamente meschina, qualcosa di molto simile a uno dei suoi più oscuri personaggi, Shylock, il Mercante di Venezia." Questo stupore nasce dal fatto che Shakespeare nei suoi testi critica fortemente gli esseri umani che hanno un approccio così meschino alla vita: si veda appunto Shylock. Ritrovare poi che lui, nella sua vita privata, era peggio di Shylock stupisce al punto che nell'articolo si dichiara: "William Shakespeare, un nome, l'orgoglio di una nazione, un patrimonio della cultura occidentale, la centenaria ammirazione del mondo intero.


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Saul Gerevini versus Roland Emmerich PDF  | Stampa |
Pubblichiamo un articolo estratto dal giornale La Nazione in cui Gerevini interviene sul film di Emmerich:
 
William Shakespeare ovvero John Florio PDF  | Stampa |

Su gentile concessione della Pilgrim Edizioni riportiamo le prime 100 pagine del libro "William Shakespeare, ovvero John Florio: un fiorentino alla conquista del mondo".

icon William Shakespeare ovvero John Florio (817.27 kB)

 
Winny Florespeare PDF  | Stampa |
Ovvero:

"Nome e cognome di una profonda empatia"

di Saul Gerevini

Winny Florespeare è il nome con cui dovremmo ribattezzare William Shakespeare, perché il livello di empatia che hanno raggiunto le menti di William Shakespeare e John Florio, nel produrre le opere a marchio Shakespeare, lo impone senza nessun’ombra di dubbio. L’altra alternativa, come ingiustamente e acriticamente proposto da alcuni, sarebbe quella di escludere Will Shagsper, data la sua evanescenza,  e attribuire l’intera opera scespiriana solo a John Florio.

icon Winny Florespeare (776.73 kB)

 
Shakespeare era un prestanome PDF  | Stampa |

Corte suprema USADopo anni di dibattiti, la Corte Suprema degli Stati Uniti d'America ha sentenziato che William "Shakespeare era un prestanome". Tra i vari giudici della corte è da notare ciò che provocatoriamente ha detto Ruth Bader Ginsburg, cioè che bisognerebbe prendere in considerazione John Florio come autore delle opere di Shakespeare. A questo punto è da sottolineare che con la pubblicazione di "William Shakespeare ovvero John Florio, un fiorentino alla conquista del mondo", l'autore Saul Gerevini aveva ipotizzato nel 2007 che Shakespeare fosse, per l'appunto, un prestanome.

 
Nota dell'autore PDF  | Stampa |

CopertinaWilliam Shakespeare, ovvero John Florio: un fiorentino alla conquista del mondo

edito da Pilgrim edizioni e distribuito da EdiQ (vd sez. 'Link utili').

 

Non avrei mai intrapreso un’avventura impegnativa come quella di scrivere un libro su Shakespeare se non avessi letto il libro The Genius of Shakespeare del professor Jonathan Bate, ex membro della prestigiosa Trinity Hall di Cambridge (GB) e prestigioso insegnante universitario di letteratura inglese. Questo perché i modi e i toni che il professor Bate ha usato per descrivere il raffinato e colto intellettuale anglo-italiano John Florio sono assolutamente offensivi, come avremo modo di vedere. Bate, quindi, meritava una risposta!

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