Domenica 13 Ottobre 2024
Il caso Shakespeare: l’influenza di Tiziano e Pietro Aretino (amico di Michelangelo Florio)
Scritto da Massimo Oro Nobili   
Domenica 21 Gennaio 2018 21:50

Il presente studio, dopo un’ampia premessa sul “Caso Shakespeare” e la c.d. “Tesi Floriana” di Santi Paladino, contiene alcune osservazioni sui rapporti fra il teatro Shakespeariano e le arti visive, in generale, alla luce del canone della “complementarietà” fra le arti visive (in particolare, i ritratti del Tiziano) e i sonetti dall’Aretino composti a corredo di tali ritratti, per spiegare, con le parole, l’“invisibile concetto” in essi contenuto. Successivamente si sottolinea la possibile influenza di  due dipinti del Tiziano su  due opere del Drammaturgo: 1) il dipinto di Tiziano Venere e Adone e l’omonimo poemetto del Drammaturgo; 2) il ritratto tizianesco del Duca di Urbino - il “Gonzago” dell’Amleto - e la rappresentazione shakespeariana del fantasma del Re Amleto, tutto armato e accigliato.

Il caso Shakespeare (2.79 MB)

 
William Shakespeare e la città di Messina
Scritto da Administrator   
Giovedì 23 Novembre 2017 19:20

Questo libro di Nino Principato allarga compiutamente gli orizzonti sull'idea di uno Shakespeare italiano, e i dubbi su Shakespeare come un autore puramente Inglese aumentano.

William Shakespeare e la citta di Messina

 
Storia di un manoscritto
Scritto da Ilaria Colombo   
Domenica 30 Luglio 2017 10:09

I fatti storici narrati nell’opera di Michelangelo Florio Historia de la vita e de la morte de l’Illustriss. Signora GIOVANNA GRAIA, edita a Middelburg da Richardo Pittore nel 1607, riguardano il periodo di prigionia di Jane Grey, la sua condanna a morte e l’esecuzione per decapitazione. In questo scritto mi propongo di ricostruire la storia del manoscritto di quest’opera, composta quasi interamente negli anni Sessanta de Cinquecento nei Grigioni, ma stampata quasi cinquant’anni dopo in Olanda. Inoltre l’attento studio dei contenuti e delle caratteristiche stilistiche dell’opera, mi hanno portato a correggere le idee sulla paternità della sesta ed ultima parte, su cui mi esprimerò, cercando di elencare al meglio i motivi del mio pensiero in questo breve saggio.

(Ilaria Colombo)

Storia di un manoscritto (146.34 kB)

 
I luoghi italiani di Shakespeare
Scritto da Administrator   
Domenica 23 Luglio 2017 13:50

Con questo nuovo articolo Davide Gucci, dopo averci parlato di Giulio Romano in The Winter Tale,  ci guida alla scoperta della Firenze descritta da Shakespeare in Tutto è bene ciò che finisce bene.

I luoghi italiani di Shakespeare (144.28 kB)

 
La metafora in Shakespeare
Scritto da Mariangela Rita Di Luzio   
Domenica 23 Luglio 2017 13:48

In questa ricerca la scrittrice Mariangela Rita Di Luzio affronta il tema di come Shakespeare ha usato la metafora nella elaborazione dei suoi testi.

La metafora in Shakespeare (1.24 MB)

 
William Shakespeare e i Florio, Michelangelo e John
Scritto da Administrator   
Martedì 16 Maggio 2017 20:34

Nell’estate del 2016 il ricercatore Corrado Sergio Panzieri ha pubblicato i risultati delle sue ricerche sulla vita di William Shakespeare e sui suoi rapporti con i due Florio, Michelangelo e suo figlio John.

La sua opera “Il caso Shakespeare e la revisione biografica dei Florio” si conclude con il suggerimento di sottoporre a revisione la biografia del Bardo, ormai non più in linea con gli esiti delle più recenti ricerche.

Questa proposta viene giustificata anche dagli esiti degli studi condotti da Saul Gerevini che nella sua pubblicazione del 2008, ''William Shakespeare, ovvero John Florio…'', così come nella sua “Open Letter” del 2014, ha messo in risalto i conflitti letterari, se non addirittura le vere e proprie guerre, tra John Florio e un gruppo di universitari tra cui primeggiano Robert Greene e Thomas Nashe, conflitti le cui dinamiche portano a rivelare John Florio come l'alterego di Shakespeare.

La proposta di Panzieri vuole mettere in luce le sorprendenti evidenze scaturite dalle analisi fatte sui testi di diverse opere del periodo così detto 'Elisabettiano' sottoposte dai due ricercatori, cofondatori dell'Istituto Studi Floriani4, ad originali verifiche letterarie, storiche e geografiche.

L’esegetica cui sono stati sottoposti i testi di Shakespeare ha rilevato che, diversamente da ciò che si sostiene da parte di molti accademici, l'autore oltre ad essere un genio era anche un erudito letterato, afferratissimo nella cultura greco-romana.

Tralasciando insignificanti imprecisioni, comunque sottolineate a gran forza dai sostenitori dell'attore di Stratford, William Shaksper5, appare anche innegabile che William Shakespeare fosse un profondo conoscitore delle tante città e dei numerosi luoghi descritti negli scenari dei testi in questione.

Inoltre era un singolare personaggio, non solo molto introdotto nella nobiltà Inglese e con uno spiccato interesse per la “questione della lingua” ma anche particolarmente influenzato dalla novellistica rinascimentale italiana che conosceva in maniera inusuale rispetto agli altri autori dell'epoca.

William Shakespeare e i Florio, Michelangelo e John (1.2 MB)

 
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